i grapat
Dopo l´apertura dei grandi trafori alpini, la modifica del flusso dei traffici costrinse i valligiani, dalla metá dell´Ottocento, a cercare occupazioni alternative e ad ampliare quella che era un´attivitá familiare diffusa sin dalla fine del Settecento, ovvero le distillerie di grappa. La lavorazione delle vinacce costituiva un utile lavoro invernale lasciando tempo libero nelle stagioni estive per il lavoro in montagna. L´attivitá di distillazione dei "grapat" (cosí venivano chiamati i distillatori di vinacce) si diffuse progressivamente da Campodolcino e dintorni alle vicine aree vinicole lombarde, ma anche in Piemonte e Val d´Aosta, Veneto, Emilia e Toscana. Dalla valle partivano stagionalmente molti specialisti, detti "famei". Di questa importante tradizione restano oggi poche tracce.
Grapat di Campodolcino fine '800