Ecomuseo della Valle Spluga

Seguici anche su
Missione
Statuto e regolamento
Muvis
Perchè l´Ecomuseo
Eventi
Dicono di noi
Indice
Schede
Magazzino
Dove siamo
Chi siamo
Offerte turistiche
Didattica
Indirizzi utili

Il passo sublime

Emozioni profonde
Nel 1839 passarono lo Spluga con la vettura di posta 1456 persone; trent´anni dopo furono 19.898; fra queste persone alcuni personaggi famosi hanno lasciato dei resoconti del loro passaggio e mirabilmente descritto quei selvaggi paesaggi e reso in parole e immagini quel forte sentimento di suggestione e quelle sensazioni psicofisiche che esse sapevano originare nell´animo umano di fronte alla consapevolezza della distanza insuperabile che separava l´uomo dalla natura.

"Sovrumani silenzi"
Nell´Ottocento viaggiatori illustri transitarono per il Passo lasciandoci delle descrizioni appassionate. Del loro passaggio sono rimaste testimonianze autografe nel libro degli ospiti del Post-Hotel Bodenhaus. Queste testimonianze ci parlano di torrenti impetuosi, di "caurghe", di ghiacciai perenni, di pareti rocciose solcate da strade impossibili e di quei "sovrumani silenzi" che annichilivano il pensiero al cospetto di una natura cosí "smisurata". Furono, per esempio, questi silenzi a ispirare il saggio "Elogio della Pazzia" di Erasmo da Rotterdam quando transitó per lo Spluga (1509),e la sottile percezione estetica del "sublime" in Burke e Kant per i quali lo Spluga, piú di ogni altro valico alpino, ebbe un posto di rilievo nella cultura filosofica ed estetica del XVIII e XIX Secolo. "In silenzio e lentamente, come uno spettrale corteo funebre, ci trascinavamo in avanti nel buio notturno. Spesso ci si doveva fermare, fino a che gli stradini avevano ritrovato la traccia cancellata". (Peter Conradin von Tscharner, 1829).