Càrden

LE CASE DI LEGNO “CARDEN

Carden é il nome che viene dato in Valle Spluga agli edifici costruiti in legno e sormontati da un tetto a due falde ricoperto da piote locali, lastre grezze ottenute dallo gneiss locale e deriva dal nome dialettale chjardán che vuol dire incastro.
L’origine del termine si rifá alla definizione latina di opus cardinatum, tecnica costruttiva che utilizzava travi lignee o tronchi grezzi, sovrapposti e incastrati negli angoli, cosí a formare un blocco autoreggente ed elastico che Vitruvio descrive “simile a pira, intrecciata alternando travi trasverse“. Il termine tedesco “Blockbau” (costruzione a blocco) é analogo e del tutto appropriato. Sulla base della disponibilitá locale si utilizzavano alberi di abeti, larici o castagni a quote piú basse.

A seconda della lavorazione dei tronchi si puó riconoscere la destinazione d’uso del carden: tronchi scortecciati e sovrapposti per il fienile, tronchi squadrati per le abitazioni.
Si tratta di un esempio paradigmatico di abitazione nella quale sono nettamente distinti due settori, quello nel quale si soggiorna e si dorme e quello in cui si cucina (negli alpeggi questi due elementi sono talora anche fisicamente separati, per cui si ha la “cassina” o “chija dal fóc”, edificio in cui si cucina, e il solèe”, edificio in cui si soggiorna e si dorme).”  (Massimo Dei Cas. www.paesidivaltellina.it)

 

I CARDEN DI SAN SISTO (Comune di CAMPODOLCINO)

La conca accoglie il nucleo rurale di San Sisto sul limite orientale dell’omonima piana (m. 1763) dominata dal Pizzo della Sancia. Fra gli edifici si trovano molti degli inconfondibili carden, usati prevalentemente in questa zona come fienili.

Carden -fienile a San Sisto

 

CARDEN FIENILE A GUSONE (Comune di CAMPODOLCINO)

Carden monolocale costruito con travi tonde che poggia su uno zoccolo basso costruito a secco e dotato di un pavimento di assi. Era usato come deposito del fieno da trasportare in seguito nel fondovalle. L’elaborazione elementare delle travi mozzate con la scure e la buona conservazione dell’edificio coperto con piode collocano il manufatto all’inizio dell´Ottocento

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CARDEN A STARLEGGIA (Comune di CAMPODOLCINO)

Starleggia ha prevalentemente abitazioni in pietra, ma conserva ancora numerosi carden alcuni fra i quali con funzioni abitative come Baita Virgilio qui descritta. Carden elementare circoscritto ad una metá della dimora doppia  a due piani e sottotetto. L´elementaritá della struttura con tetto originale in piode, con cantine seminterrate, cucine e stüe al primo piano e solaio basso usato come dormitorio ricorda l´organizzazione semplice delle cascine montane. I montanti della porta in origine molto bassa della stüa nel carden mostrano un decoro a intaglio, il carden stesso, con una bocca esterna di carico della pigna, risale morfologicamente almeno al Seicento.

CARDEN FIBIOLI A UGGIA (Comune di SAN GIACOMO FILIPPO)

Carden seicentesco in legno di castagno circoscritto al terzo livello di una dimora con stalla terrena e due abitazioni sovrapposte dotate su due lati da ballatoi. L’edificio dá all’occhio a motivo del colmo traverso del tetto di piode, dell’irregolaritá dei giunti e della rusticitá delle facciate murate prevalentemente a secco e con aperture minime. Si contano cinque porte, una alla stalla terrena, due dalla strada e due nel carden al terzo livello. Dalla strada si entra a sinistra nell´atrio con la scala che scende in cantina, e a destra in un piccolo bilocale con cucina e stüa. Al terzo piano la porta verso nord serve un breve corridoio che immette nella cucina, con pareti a muro e focolare, nella cameretta sulla destra e nella stüa con pigna caricabile dalla cucina. Dalla stüa una seconda porta serve il ballatoio sul fronte. La distribuzione utilitaria comprende moduli antichi come la stalla terrena e un appartamento articolato modernamente.

 

 

STABISOTTO E VAMLERA (Comune di MADESIMO)

I nuclei sparsi sulla costiera di Stabisotto a Est dell´abitato di Isola e quelli della Vamlera, valletta laterale piú a nord, sono caratterizzati dall´importante presenza di carden in larice. Fra le diverse tipologie, spicca la baita Paggi, carden elementare del Seicento , usato come abitazione, fra i piú belli del territorio. A Vamlera sono numerosi i fienili costruiti con questa tecnica.

 

MOTTALETTA E RASDEGLIA (Comune di MADESIMO)

Questi due nuclei vantano una notevole presenza di carden, alcuni dei quali ben ristrutturati. Soprattutto Rasdeglia ha un impianto urbanistico unico che mette in evidenza e valorizza questi tipici edifici rurali, sorti su sorgenti sfruttate nelle cantine per refrigerare gli ambienti adibiti alla conservazione del latte.

 

AVERO (Comune di SAN GIACOMO FILIPPO)

L´alpeggio di Avero ha un impianto ben particolare e le baite presenti sono in buona parte costruite a carden, con una  zona riservata alla stüa e solèe ( soggiorno) su un basamento in pietra utilizzato come stalla o ricovero per attrezzi, hanno un solo piano ricoperto da tetto in piote che va a sfumare nel terreno in sponda, questo per creare una specie di scivolo naturale nel caso di slavine.

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