Chiese santuari e oratori

Il Santuario di San Guglielmo
Il Santuario fu edificato su una piccola chiesa costruita nel 1327 sopra la grotta dove visse l´eremita Guglielmo, identificato dalla critica storica in Guglielmo de Orezia. L´eremita, che esortó i Chiavennaschi alla pace nel 1256, morí intorno al 1290 e fu considerato Santo per voce di popolo. Il Santuario, situato sopra il fiume Liro nel comune di S. Giacomo Filippo, fu ingrandito nel 1613-16 e decorato con affreschi di Giovan Battista Macolino il Vecchio (1650) e Giovan Battista Macolino il Giovane (1672). Nella chiesa é tuttora esposta la bandiera dell´antico Comune di Valle. Nel centro della bandiera campeggia l´immagine di S. Giacomo il Maggiore con le insegne che gli competono come Patrono dei pellegrini.

 

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 interno del Santuario di San Guglielmo

 

La parrocchiale di San Giacomo Filippo
Giá documentata nel 1119 é la prima chiesa della valle a cui dá il nome. Ampliata e restaurata nella metá del Seicento divenne chiesa battesimale. All´interno é ornata da vari affreschi opera del Bustino e del Macolino Senior.

 

 

Il Santuario di Gallivaggio
Il Santuario fu costruito nel castagneto dove si dice che, nel 1492, fosse apparsa la Madonna. Sul luogo dello straordinario avvenimento fu costruita poi una cappella, presto sostituita da una prima chiesa abbattuta successivamente per erigere il Santuario (consacrato nel 1615). L´altare maggiore contiene la pietra dell´Apparizione e, al di sopra, la scultura lignea che raffigura l´evento. L´immagine é riprodotta in molte Santelle sui muri delle case della valle. Il presbiterio fu affrescato da Domenico Caresiano da Cureglia nel 1605; una tela dell´Incoronazione della Vergine di Paolo Camillo Landriani detto Il Duchino (1605) reca nella predella un´immagine suggestiva del Mulino della Rabbiosa di Campodolcino; vi é inoltre una tela di Cesare Ligari del Crocifisso (1739). La balconata dell´organo (1673) fu donata dagli emigranti di Palermo.

 

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Cappella di S.Antonio a Campodolcino.
All´interno del Palazz, sede del MUVIS e dell´Ecomuseo Valle Spluga, esiste una cappella (1786) fatta costruire dall´abate Foppoli, dedicata a S.Antonio da Padova e alla Madonna del Buon consiglio. Nella parete laterale una nicchia conserva una statua in gesso della Madonna di Loourde donata nel 1896 da San Luigi Guanella alla comunitá di Campodolcino.

Chiese santuari e oratori

 interno dell’Oratorio di S. Antonio presso MUVIS di Campodolcino

 

Chiesa Parrocchiale di S.Giovanni Battista
Giá nominata nel 1490, consacrata nel 1528 ed eretta parrocchiale nel 1742. Nel 1844 vengono aggiunte le due navate laterali, l´interno veniva poi decorato a fresco, e poi imbiancato totalmente coi restauri del 1966.
Al termine delle due navate laterali vi sono la Cappella della Madonna del Rosario, con un bell´altare marmoreo ( inizi 700 Antonio Silva) e a sinistra la cappella del Crocifsso, altare ligneo con ricche decorazioni del 1714.
Nell´altare maggiore é esposta una tela seicentesca con la Nascita di san Giovanni Battista.
Nel fonte battesimale fu battezzato SanLuigi Guanella, che  in questa chiesa ricevette il Sacramento della Cresima e della Prima Comunione.

 

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 la Parrocchiale di S. Giovanni Battista all’inizio del Novecento vista dal Ponte Romano ed oggi con la statua di San Luigi Guanella sul sagrato

 

Chiesa di S. Gregorio Portarezza
A Portarezza, frazione di Campodolcino, affacciata sul lago artificiale di Prestone, sorge la Chiesa di S.Gregorio Taumaturgo, sul cui portale é incisa la data di fondazione [1737]. Nella frazione di fronte a Prestone una chiesetta del Settecento.

 

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 La chiesetta di S.Gregorio a Portarezza affacciata sulla diga di Prestone

 

 

Chiesa di S.Rocco a Fraciscio
La chiesa parrocchiale delle frazione Fraciscio del comune di Campodolcino ha origini quattrocentesche, é dedicata a S.Rocco e a S. Sebastiano. All´interno nella semplice navata vi sono una serie di affreschi del Conconi che illustrano la vita di San Luigi Guanella.
In questa graziosa chiesetta ” soleva ancora fanciullo ascolatare con aviditá le prediche e i catechismi e poi in famiglia le ripeteva ai fratelli e ai genitori” (P.Buzzetti, Le chiese in Valle S.Giacomo, 1922)
A Fraciscio va segnalata la Grotta con la statua della madonna di Lourdes, costruita all´inizio del Novecento.
A Gualdera nel complesso guanelliano della Casa Alpina di S. Luigi Gonzaga una chiesetta.

 

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Grotta di Lourdes a Fraciscio

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La chiesa di S. Sisto, di Starleggia e il campanile di San Sisto
Alle spalle della cappelletta fatta erigere da Battista Mainetti, “riconoscente a Maria per amorosa assistenza in gravissimi pericoli…perchè da questa rupe benedica lui, la sua famiglia e Starleggia tutta”, si staglia il singolare campanile di San Sisto, a metá campanile e metá torre di avvistamento munita di campana.
Nel nucleo si S. Sisto venne edificata una piccola chiesetta nel Seicento e l´attuale Starleggia (giá Stambilone)avrá una chiesa solo nel 1768 e un campanile piú di un secolo e mezzo dopo, nel 1927.

 

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La chiesa di Starleggia 

 

A Motta
la chiesetta di S. Ermagora é stata costruita nel 1768, di fianco vi é il Centro Ecumenico Europeo per la Pace che ha sede nella Casa Alpina di Motta , fondata da don Luigi Re che nel 1924 trasformó questo alpeggio in una localitá turistica, facendo costruire una funivia che collegava Campodolcino con il nuovo complesso.
Nel 1958 venne costruito il suggestivo santuario di Nostra Signora d´Europa, sormontato da una statua alta 13m opera dello scultore Emilio Casagrande, consacrata da Cardinale montini, futuro Paolo VI.

 

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Isola
Qui si trova la quattrocentesca Chiesa di SS. Martino e Giorgio con i bassorilievi della Via Crucis murati sulle pareti esterne, all´interno un interessante fonte battesimale e una cripta con ossario.

 

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 Chiesetta di S.Domenico a  Rasdeglia, nucleo di Isola 

 

Pianazzo
La chiesa di S,Maria Maddalena , costruita nel 1623, ad una sola navata e una cappella laterale dedicata alla Madonna del Rosario, conserva sull´altare una pala seicentesca di Giovanni Battista Macolino senior di Gualdera.

 

 

Madesimo
La chiesa dedicata ai SS Pietro e Paolo fu consacrata nel 1528, al suo interno vi erano due cappelle (madonna del Rosario e una dedicata a S.Anna). La chiesa venne rifatta nel secolo scorso e la Via Crucis é stata murata nel muraglione vicino.
Una chiesetta del Settecento dedicata a S. Rocco spicca sull´altipiano degli Andossi, la chiesetta della Madonna della Neve(1735) é nell´isolato nucleo di Teggiate Vecchia, altre chiesette settecentesche sorgono a Stabisotto e Rasdeglia.
Nella localitá giavera di Isola c´era la chiesetta di S.Antonio di Padova, abbandonata e sommerda dal lago aritificiale nel 1951.

Montespluga
Nel 1825 venne costruita la chiesa di S. Francesco d´Assisi dagli austriaci in onore di Francesco I, imperatore d´Austria, che avevano finanziato la nuova carrozzabile dello Spluga e avevano edificato la dogana con corpi annessi.
La chiesetta in stile neoclassico divenne cappellania di regio patronato nel 1832. All´interno é conservata la bella pala opera del boemo Johann Pock (1841) che raffigura San francesco che riceve le stigmate.

 

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Cartolina storica della vecchia chiesa di Madesimo, oggi sostituita dal nuovo edificio costruito negli anni

 

Le cappellette lungo i sentieri
Va premesso che la Valle Spluga, nonostante sia stata dominata per quasi tre secoli dai Grigioni riformati, non abbia mai abbandonato la propria fede cattolica, anzi il consistente numero di chiese, cappelle e santelle sulle case evidenzia l´attaccamento alla religione, molto sentita ancora oggi fra la popolazione.
Lungo le mulattiere erano numerose le cappelle dedicate alla Madonna per le preghiere propiziatrici
Nei pressi di Isola, alta tra i prati rispetto alla strada che collega Mottaletta al paese, é una di queste cappelle dedicate alla Madonna. Un´altra, a ovest della chiesa dei Santi Giorgio e Martino a Isola, conserva una lapide in cui si ricorda mons. Giovan Battista Gianera, nativo del luogo, che si battè, riuscendoci agli inizi del ´900, per modificare i confini di Stato, che furono portati alla Serraglia, giá sul versante che guarda la Mesolcina, anzichè allo spartiacque. Ció mise fine a secolari contese, documentate fin dal XIII secolo, tra Mesocconi e Chiavennaschi che si contendevano i pascoli, allora ben piú preziosi e di oggi. Raggiunto il piano presso Campodolcino, alla Cuèta é la cappella della Madonna in Sila, intitolazione inaspettata tra i monti del Nord, voluta dalla famiglia Zaboglio nell´Ottocento. Sulla sponda opposta del Liro, oggi in posizione piú bassa rispetto alla strada, é un´altra cappella, piú ampia, dedicata a Sant´Antonio di Padova, che conserva una tela del 1768.
A San Sisto é una cappellina, voluta da un abitante del luogo in riconoscenza di uno scampato pericolo quasi sul ciglio, lá dove il pendio scende verso Starleggia. Poco piú a nord e piú in alto svetta il campanile della chiesetta di San Sisto, che detiene un record in Valchiavenna quanto a posizione, trovandosi a oltre 300 metri di distanza dalla sua chiesa, posizionata tra le case dell´alpeggio e dedicata nel 1613 a San Sisto e alla Trasfigurazione. Il motivo di tale collocazione sta nella necessitá di far sentire il suono della campana anche nel sottostante abitato di Stambilone (diventerá Starleggia dopo che la presenza della nuova chiesa di San Sisto estese questo nome anche all´alpeggio, passando il suo all´abitato sottostante). Poco sotto Starleggia, a Ca de Lüch, un´altra cappellina domina la Valle, insieme a quella costruita a Splughetta sul ciglio, con tanto di portichetto, nel 1881.
Se da Campodolcino ci si dirige a sud lungo il versante sinistro della Valle, prima di inforcare la strada per Fraciscio, si valica il torrente Rabbiosa su un ponte in pietra a schiena d´asino e a tre archi. É detto romano anche se risale solo al 1692 ed é sorvegliato da una solitaria cappellina dell´epoca, posta sulla forra della Caurga. Quando appare l´abitato di Fraciscio si incontra a lato della strada un´altra cappella, protetta da un portico antistante. Nelle vicinanze si distacca il sentiero che porta agli alpeggi a sud con altre edicole settecentesche dedicate alla Madonna a Mottála e Gualdèra. Vere e proprie chiesette sono a Bóndeno e Ávero. La prima, settecentesca, é unica in Valle per essere dedicata, oltre che a san Domenico, venerato anche in Valchiavenna con la Madonna del rosario, anche ai santi Camillo de Lellis e Vincenzo de Paoli. Diffusa é invece la venerazione per il patrono di Avero , portando il nome del santo sia la Valle che il territorio comunale in cui sorge la chiesa, entrata in funzione nel 1804.
A Vallesegna, nucleo disabitato aldilá del fiume Liro di fronte a Gallivaggio, immerso in un castagneto spicca la chiesetta settecentesca di S. Antonio, in fase di restauro.
Altre chiese si trovano a Sommarovina, San Bernardo e Olmo, San Rocco, S.Antonio in Val Drogo, Vho, e Daló, tutte frazioni del vasto comune di San Giacomo Filippo. Memorabile é la cappella cimiteriale di Sommarovina, per gli affreschi settecenteschi del pittore grigionese Johann Jacob Riegg.

 

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cappellina sul sentiero di Filigheccio

 

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Oratorio di S.Antonio a Vallesegna