Nuclei rurali

UGGIA, DALO´ E OLCERA

Salendo da S. Giacomo Filippo su strada consortile nel versante retico della valle Spluga, si incontra prima il nucleo rurale di Uggia, caratterizzato dalla presenza di bei carden in castagno, e poi Il villaggio di Daló (110 m) si snoda in modo irregolare lungo un viottolo che, attraversando il pendio posizionato a nord termina nel sagrato della chiesa di San Michele eretta nel 1647. Le dimore, le stalle ed i fienili sono allineate sopra e sotto la strada. Pochi edifici si trovano al di fuori di questa disposizione. Il villaggio era abitato fino agli anni ´50, oggi le case sono aperte solo nella stagione estiva. Questa localitá é un eccellente punto panoramico che domina, da Nord, Chiavenna e la confluenza delle valli del Liro e della Mera. Proseguendo su un dosso prativo in direzione Est si arriva alla grande croce che si affaccia su Chiavenna in localitá Belvedere. Sopra Dalo si trova il nucleo di Lagúnc, a circa 1.350 m di quota, che prende il nome dal piccolo laghetto vicino, invece percorrendo il sentiero che si addentra nella valle Spluga si incontrano alcuni nuclei rurali, fra i quali merita menzione Olcera, sia per la conformazione urbanistica che per la bellezza del paesaggio e il panorama che offre.
Assonometria di Uggia

[MUVIS] Uggia Assonom Nuclei rurali

Cárden in castagno di Uggia
cardenUggia

Daló

Fienili di Olcera
olcera

LENDINE E LAGUZUOLO

Da San Bernardo, sul versante Lepontino della Valle Spluga, ha inizio la valle del Drogo, da cui parte il sentiero per il lago del Truzzo. In questa area della valle nel passato erano utilizzati numerosi nuclei rurali per la monticazione, fra questi degni di nota sono l´Alpe di Lendine (1710 m), che si presenta in tutta la sua bellezza alpestre circondato da boschi e pascoli e il nucleo di Laguzuolo, posto su un piccolo altopiano un poco piú a sud, che domina la bassa Valchiavenna ed é composto da caratteristici edifici in pietra.

Laguzuolo
laguzuolo

Lendine
lendine

AVERO

Avero che dá nome alla valle é un caratteristico alpeggio posto a 1660m a metá del versante retico della Valle Spluga, circondato da pascoli e boschi. La disposizione dell´abitato digrada secondo le curve di livello L´integritá del villaggio é favorita dalla collocazione tra due torrenti che in inverno diventano colatoi di valanga. Il nucleo composto perlopiú da carden con stalle separate si presenta compatto ed in posizione solatia. A valle dell´abitato é sita la cappella di S. Domenico Costruita nel 1717con l´annessa casa parrocchiale.

BONDENO E GUALDERA

Sopra Campodolcino sul versante retico si affaccia su un piccolo altipiano il nucleo di Gualdera, oggi bella localitá turistica estiva, circondato da pinete e pascoli, e risalendo si incontrano i tre nuclei di Bondeno con edifici a carden e case in pietra, poco distante c´é il “mott”, pascolo ricco di massi coppellati da dove parte il sentiero per Avero.

26-Gualdera

ANGELOGA

Da Fraciscio un battuto sentiero conduce all´Alpe Angeloga ( 2042m alpi Retiche) che é adagiata nella bella conca caratterizzata da un piccolo lago. E´ la base di partenza per l´ascensione del maestoso Pizzo Stella (3163m) che domina l´ambiente circostante. Un tempo frequentato dai pastori e dalle loro mandrie, oggi é meta ambita dagli escursionisti grazie anche alla presenza di un bel rifugio gestito.

angeloga

SAN SISTO

L´ampia valle sospesa di S. Sisto (1900 m) é delimitata a sud dal pizzo Quadro e a nord dal Pian dei Cavalli (Alpi Lepontine). Ricca di pascoli é disseminata da piccoli nuclei rurali ( Morone, Gusone, Bocc, Bondio). Nel passato San Sisto era chiamato Starleggia Superiore e l´attuale Starleggia era Stambilone. Gli abitanti di S. Sisto verso la metá dell´800 si trasferirono a Starleggia, per tornare a S. Sisto solo nella stagione estiva. Questo luogo offre scorci panoramici di grande bellezza e spunti di vario interesse archeologico (´cicatrici´ di edifici anche oltre i 2000 m.), etnografico (alpeggi con la presenza di numerosi carden) e naturalistico (cave di quarzite verde, con fessure contenenti minerali ben cristallizzati, forme di erosione “a marmitta”, morfologia glaciale e carsica, torbiere, sorgenti). La denominazione San Sisto deriva dalla localitá dove fu edificata nel 1613 una chiesetta intitolata al Santo con campanile separato sull´orlo della scarpata sopra Starleggia.

gusone

SanSisto

S.sisto

BORGHETTO E I NUCLEI RURALI DELLA VAL FEBRARO

Risalendo la costiera lepontina dal villaggio di Isola si incontrano numerosi alpeggi fra i 1400 e i 1850 m: Canto si trova in sinistra idrografica della Val Febbraro, a circa 1.440 m di quota, ed é raggiunto dalla carrozzabile che sale da Isola .Si trova vicino al limite inferiore del bosco di conifere. A Canto si possono osservare alcuni carden ben conservati, tra i quali spicca quello denominato “Baita Paggi”, tra i piú antichi della zona. Valle e Ca dei Borzi questi nuclei si trovano in sinistra idrografica della Val Febbraro, a circa 1.560 m di quota, in una superficie a pascolo vicino al margine del bosco di conifere. Stabisotto é un toponimo d´insieme dei nuclei di ca Raseri, Stabisotto basso (Gesín),Stabisotto e Teciai (Ciodía)disposti a gradino in sinistra idrografica della Val Febbraro tra i 1450m e 1780m.. Stabisotto significa gruppo di stalle inferiore. Il toponimo “stabi” ricorre spesso nelle zone alpine. In questi nuclei sono presenti numerosi carden. Vamlera é distribuito nei nuclei di Vamléra föra o alp di cassín,( a meridione), Vámlera ènt, e Al Böcc (il nucleo di quota maggiore é) tra circa 1.760 e 1.980 m di quota, poco al di sopra del Bosco di Rasdeglia sulla sinistra del torrente omonimo. In questi nuclei si possono osservare dei begli esempi di fienili costruiti “a carden”. Le case si distribuiscono sul crinale che separa questa valle laterale dalla piú settentrionale Val d´Oro, sfruttando la notevole ricchezza d´acqua. Borghetto si trova al di sopra del limite superiore della vegetazione arborea, in un´area molto ricca d´acqua (idrografia superficiale e sorgenti). Le baite presenti in questo alpeggio sono costruite in pietra ad eccezione del timpano costituito da tronchi orizzontali sovrapposti sull´esempio dei carden.
vamlera

Borghetto

borghetto

RASDEGLIA E ISOLA

Poco dopo Isola, percorrendo il sentiero che conduce alla gola del cardi nello e poi a Montespluga. Si incontra il bel nucleo di Mottaletta, che si presenta con una piazza centrale attorniata da begli esempi di carden abitativi, tra i più belli della zona. Poco oltre il bel nucleo di Rasdeglia sorge con i suoi carden su piccole sorgenti di acqua sfruttate per tenere in fresco il latte nelle cantine di pietra. La bellezza di questo nucleo a ridosso di un lariceto incanta.
Rasdeglia

rasdeglia

ANDOSSI

Lungo la dorsale degli Andossi, altipiano calcareo delimitato a est dalla valle con Madesimo e ad ovest dalla profonda incisione della valle del Liro, sono sparsi gli alpeggi omonimi e la settecentesca chiesetta di San Rocco . I vasti pascoli ancora caricati oggi offrono la vista di un paesaggio particolare caratterizzato dalle doline e da un laghetto verso il limitare superiore del piano. Storicamente vi passava la strada superiore dello Spluga che da Scalcoggia arrivava a Stuetta e poi al passo dello Spluga.
Andossi